I Castelli Medioevali delle Frazioni di Arcevia
La Città di Arcevia si estende su un territorio di 126 Kmq, divisi in 18 frazioni di cui 9 castelli medioevali.
Fino al 1200 il territorio era diviso tra le Marche di Fossombrone, Senigallia e Nocera Umbra, in seguito a lotte e battaglie fu unificato intorno al 1400 e conserva invariato l’impianto medioevale.
Avacelli:
Il Castello risale al 1200 e conserva ancora parte delle mura difensive.
Il castello, perfettamente conservato custodisce la Chiesa di san Lorenzo, risalente al 1400, patrono di Avacelli.
Fuori dal CAstello nella Chiesa di Sant’Ansovino è custodito un altare attribuibile a Della Robbia
Castiglioni:
Il Castello di Castiglioni e le sue mura difensive risalgono al risale al 1400. La torre di guardia è stata trasformata nei secoli in torre campanaria. La Chiesa di Sant’Agata si apre sulla bellissima piazzetta con belvedere, e custodisce opere di Ercole Ramazzani e Bruno d’Arcevia, maestri del Manierismo e del Neo Manierismo.
Piticchio:
Come quasi tutti i Castelli di Arcevia, quello di Piticchio risale al 1200, e la sua fortificazione al 1400. Lungo il giro mura, perfettamente conservato
La cinta muraria è perfettamente conservata e lo rende un luogo molto suggestivo, da cui si possono ammirare panorami meravigliosi.
Il Barocco la fa da padrone nella Chiesa di San Sebastiano, che racchiude al suo interno opere di Ercole Ramazzani.
Montale:
Il MOntale ha la cinta muraria più antica, risalente come il Castello al 1200. La Chiesa è incorporata nelle mura, e la torre campanaria è ricavata dall’antica torre di guardia.
Caudino:
A Caudino fu combattuta un’aspra battaglia tra guelfi e ghibellini nel 1300. Il Castello mantiene intatto l’impianto originario del 1300.
Palazzo:
Il Castello di Palazzo risale al 1300, e si sviluppa in verticale. Da lontano sembra di ammirare un paese di un presepe. La Chiesa dei Santi Stefano e Settimio, fu edificata nel ,700 su progetto di Andrea Vici.
San Pietro in Musio:
la sua fondazione risale al Duecento, le mura fortificate al Quattrocento. La Chiesa parrocchiale è stata ricostruita nel secondo dopoguerra in seguito ai bombardamenti.
La leggenda narra che nel 1527 la Madonna di Montevago abbia protetto dalla peste gli abitanti di San Pietro, che tutt’ora la venerano e hanno fondato la confraternita dei Cavalieri di Montevago.
Loretello:
Il castello risale all’anno mille, costruito dai frati camaldolesi di Fonte Avellana.
La porta di accesso è dotata di un ponte ripido, dalla parte opposta all’ingresso vi è un imponente torrione circolare difensivo.
All’interno delle mura del Castello è allestita una Raccolta di oggetti e strumenti della civiltà contadina, e un Museo Medievale e Africano.
La Chiesa di San Giovanni Evangelista risale al Seicento, al suo interno si possono ammirare tele del 1500.
Fuori dalle mura si trova la Chiesa di Sant’Andrea, di impianto medioevale, al cui interno di possono trovare opere di Ramazzani e Pandolfi.
Nidastore:
La sua costruzione risale al 1200, e fu proprietà del vescovo di Fossombrone fino al 1400.
Nella costruzione di molte abitazioni la cinta muraria del Quattrocento è stata usata come base.
La Chiesa di San Sebastiano è stata ricostruita nell’Ottocento.
Fuori dalle mura del castello di trova la Chiesa di Sant’Anna, recentemente restaurata.
A Nidastore ha sede da 600 anni l’Associazione degli Uomini di Nidastore, fondata dopo la liberazione dal Conte Raniero, signore del Castello.